Cosa è l'IRPEF?
L’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) è l’imposta dovuta dalle persone fisiche per il possesso dei seguenti redditi:
- fondiari, cioè dei fabbricati e dei terreni;
- di capitale;
- di lavoro dipendente (inclusi i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e i redditi di pensione);
- di lavoro autonomo;
- di impresa;
- diversi (elencati nel Testo Unico dei Redditi).
Sono soggetti passivi dell’Irpef le persone fisiche residenti e non residenti nel territorio dello Stato.
Si tratta di una imposta progressiva e personale che rappresenta una delle principali fonti di entrata per lo Stato e serve a finanziare la spesa pubblica, contribuendo a realizzare interventi sociali, economici e infrastrutturali.
Il calcolo dell’Irpef avviene applicando delle aliquote progressive al reddito complessivo di una persona. Le aliquote aumentano all’aumentare del reddito, rendendo l’imposta più equa.
L’IRPEF viene calcolata partendo dalla base imponibile, rappresentata dall’importo dei redditi su cui si andrà a calcolare l’imposta.
Una caratteristica dell’Irpef è che si tratta di un’imposta progressiva: l’imposta diventa più alta man mano che sale il reddito annuo complessivo.
Per l'anno 2024, nella determinazione dell'imposta sul reddito sulle persone fisiche, l'imposta lorda è calcolata applicando le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:
a) fino a 28.000 euro, 23%;
b) oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%;
c) oltre 50.000 euro, 43%.
Per i redditi prodotti a partire dal 1° gennaio 2023 e percepiti sino al 31 dicembre 2023, le aliquote e quindi i relativi scaglioni di reddito erano:
a) da 0,00 euro a 15.000 euro, 23%;
b) da 15.001 euro a 28.000 euro, 25%;
c) oltre 28.001 euro a 50.000 euro, 35%;
d) oltre 50.000 euro, 43%.
Per il 2025, il Governo sta studiando la conferma delle 3 aliquote del 2024 o addirittura una riduzione a 2 sole aliquote.
L'iter di calcolo avviene in questi passaggi:
1 - determinazione del reddito lordo: include tutti i redditi percepiti, come il reddito da lavoro dipendente, lavoro autonomo, pensioni, redditi da capitale, affitti e altre fonti di reddito;
2 - deduzioni: dall’importo del reddito lordo vengono sottratte le deduzioni fiscali, che sono previste per alcune spese specifiche o situazioni personali;
3 - determinazione del reddito netto: dopo aver sottratto le deduzioni dal reddito lordo, si ottiene il reddito netto. Questo rappresenta l’importo su cui verrà calcolata l’IRPEF;
4 - applicazione delle aliquote: l’IRPEF viene calcolata applicando le aliquote fiscali progressive alle diverse fasce di reddito;
5 - calcolo dell’imposta: una volta applicate le aliquote, si ottiene l’importo dell’IRPEF da pagare, che rappresenta l’imposta sul reddito dovuta per l’anno fiscale considerato;
6 - detrazioni: dall’importo ottenuto è possibile detrarre alcune spese, come per esempio quelle per familiari a carico, spese mediche, interessi sui mutui e altre spese deducibili. Le detrazioni riducono l’ammontare del reddito su cui si calcola l’IRPEF.
Esiste una soglia di esenzione, la “no tax area” , che si riferisce a un limite di reddito sotto il quale i contribuenti non sono tenuti a pagare questa imposta, ovvero è un’area di reddito esente da imposta.
La no tax area rappresenta un importo di reddito che è considerato sufficientemente basso da esentare il contribuente dal pagamento dell’IRPEF. In pratica, se il reddito del contribuente rientra entro la no tax area, non è richiesto il pagamento dell’IRPEF.
L’ammontare della no tax area può variare di anno in anno e può essere soggetto a modifiche legislative. L’obiettivo è di garantire una protezione fiscale alle fasce di reddito più basse, riducendo o eliminando l’onere fiscale per coloro che si trovano al di sotto di una determinata soglia di reddito.
Per il 2024, la no tax area è fissata in 8500 euro, mentre nel 2023 era 8174 euro.
Nell’ambito dell’IRPEF sono previste deduzioni e detrazioni, che consentono ai contribuenti di ridurre l’ammontare del reddito imponibile o l’imposta da pagare.
Le deduzioni IRPEF permettono di sottrarre determinate spese o importi dal reddito complessivo, riducendo così il reddito imponibile su cui si calcola l’imposta, e influiscono direttamente sul reddito imponibile riducendo l’importo dell’imposta in base all’aliquota applicata.
Per esempio, con un reddito complessivo di 38.000 euro e si ha diritto a una deduzione di 1.000 euro per spese di formazione professionale, il reddito imponibile si ridurrà a 37.000 euro e l’imposta calcolata sarà inferiore rispetto a quella senza la deduzione.
Le deduzioni IRPEF possono riguardare:
- contributi previdenziali e assistenziali;
- assegno periodico corrisposto al coniuge;
- contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari;
- contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose;
- spese mediche e di assistenza specifica per le persone con disabilità.
Le detrazioni IRPEF sono importi specifici che vengono sottratti direttamente dall’imposta dovuta, quindi la riducono senza influire direttamente sul reddito imponibile.
Per esempio, se si ha diritto a una detrazione di 2.000 euro e l’imposta dovuta è di 5.000 euro, si dovrà pagare un IRPEF pari a 3.000 euro.
Le detrazioni IRPEF possono riguardare diverse categorie, tra cui:
- spese sanitarie, per la parte che eccede la soglia dei 129 euro;
- spese mediche e sanitarie per persone con disabilità;
- spese veterinarie;
- interessi passivi del mutuo;
- spese sostenute per pagare l’affitto;
- spese scolastiche;
- spese per la frequenza di università pubbliche o private;
- spese per l’abbonamento ai mezzi pubblici;
- spese per l’assistenza personale di anziani o persone affette da disabilità;
- attività sportive dei figli;
- asilo nido;
- spese funebri;
- intermediazione immobiliare;
- erogazioni liberali alle società e associazioni sportive dilettantistiche;
- contributi associativi alle società di mutuo soccorso;
- contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico;
- premi per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi;
- bonus ristrutturazione;
- acquisto di mobili ed elettrodomestici;
- spese per lavori di risparmio energetico.
Nella maggior parte dei casi, per le detrazioni si applica una percentuale pari al 19% della spesa sostenuta.